martedì 6 agosto 2013

Metti una sera a Siena.... e una pappa al pomodoro



Siena è così, ti abbaglia, ti travolge, ti disorienta, ti toglie il fiato…… ad ogni passo ti avvolge di storia, architettura e tradizioni. E’ talmente magica da non riuscire a volte a vedere oltre la sua bella faccia. Per la maggior parte dei turisti è così, sedotti da tanta grazia, nessuno si ferma a guardare più in profondità, a cercare di conoscere ciò che ci sta dietro, a vedere quella Siena che nella bellezza, vive e lavora tutto l’anno.



La prima volta è stato così anche per me, dopo, non ripensavo altro che alla Piazza del Campo, alla vista della città dalla Torre del Mangia e al Duomo. Questa volta però è stato diverso. Con un cicerone come Patty, senese (più o meno) doc, io e le mie compagne di avventura in Siena e Stars abbiamo visto angolini particolari fuori dai più classici giri turistici, viste mozzafiato e strade meno frequentate. Impegnate con i ristoratori della città, ci siamo sentite raccontare una Siena diversa, quella che ha desiderio di riscatto rispetto alle vicissitudini che l’hanno coinvolta ultimamente, che ha voglia di reinventarsi promuovendo l’eccellenza dei prodotti, del cibo, introducendo programmi con musica di qualità e tanti eventi.



C’è una frase latina che si legge sopra una delle porte storiche delle  città Cor magis tibi Sena pandit, a indicare ai forestieri che la città è disposta ad aprire il proprio cuore più ancora della propria porta. Oggi quel motto è stato ripreso dal Consorzio Agrario di Siena, fondato nel 1901,che lo ha fatto proprio e lo rende una realtà per i coltivatori riuniti nella cooperativa e per i clienti che si possono rifornire di prodotti di qualità del territorio.



La visita al Consorzio e la cena, durante la quale abbiamo assaggiato molte delle specialità della zona, è stato un momento interessante e divertente, e con un bicchiere di buon vino in mano abbiamo ascoltato parlare Roberto, prima, in modo formale poi, sempre più rilassato e confidenziale dei prodotti e dei piatti che via via mangiavamo Il tutto tra, ilarità, poesia, spensieratezza.



Non so se sia, io ad essere fortunata o la categoria delle foodblogger è davvero speciale, ma, mi è sempre capitato di incontrare persone eccezionali, molto diverse tra loro, ma con le quali mi sono sempre sentita subito in sintonia. Anche a Siena è stato così. 

Stessa passione per le foto e...... per i vestiti!
Laura la conosco da un po’, abitiamo vicine e ci frequentiamo più o meno regolarmente. E’ un’amicizia nata con talmente tanta naturalezza che sembra a entrambe di conoscerci da sempre. A Siena ho incontrato per la prima volta Monica, riservata e dolce e Benedetta, un concentrato di energia, passione, simpatia e carattere. And last but not least, Patty, determinata, affidabile e sempre sorridente...praticamente il nostro faro :P. 

A loro devo molto perché , oltre ad aver trascorso tanto tempo insieme e ad aver condiviso una bella esperienza, mi hanno supportato (e sopportato) nei momenti di sconforto e preoccupazione per la creatura che avevo lasciato a casa con una brutta infezione intestinale.


Con Marco, il proprietario e chef dell’Osteria Le Sorelline, alla quale ero abbinata, ci siamo subito trovati d’accordo, io ho proposto dei piatti che mi raccontassero, da realizzare però con la sua esperienza e la sua conoscenza del territorio , in modo da contaminarli e arricchirli, nello spirito di quel jazz che avremmo ascoltato successivamente nel concerto di Claudio Fasoli Four nella piazza del Duomo, nato proprio da influenze diverse. Così è stato, io ho messo la mia ricetta, ho portato la farina di castagne, ingrediente principale dei piatti, dalla Garfagnana e lui ha aggiunto il proprio modo di cucinare, ha inserito qualche nota personale, ha impiattato secondo il suo stile, chiedendomi sempre se fossi d’accordo. La focaccina di farina di castagne con pancetta arrotolata e pepe rosa è diventata con rigatino e dragoncello fresco di campo, una combinazione nuova che ha soddisfatto entrambi.

Marco prepara le tagliatelle di castagne



Caterina al lavoro.....indovina dov'è la blogger?
Focaccina di farina di castagne con rigatino e dragoncello fresco
Gelato al fiordilatte con fichi caramellati al miele di tartufo
Clienti nel vicolo
 Marco è riuscito a fare anche un pane di castagne profumato e croccante. Il risultato è stato un menù allegro, colorato che è piaciuto molto ai clienti che si sono lasciati convincere da me e Caterina ad assaggiarlo. Sono rimasta molto contenta soprattutto perchè un cliente americano, palesemente soddisfatto, mi ha confessato quanto gli piacessero i piatti che non solo sono buoni ma che raccontano una storia e  un territorio.




Claudio Fasoli Four
Il concerto, in una piazza splendida, avendo come cornice il Duomo, lo confesso, mi ha riconciliato con il jazz che temevo, influenzata da ricordi di concerti passati. Sarà stata l’atmosfera, l’aria frizzantina della sera, la bravura dei musicisti, ma mi è piaciuto molto…insomma bilancio di questa avventura superpositivo…e ora che  a Siena ho scoperto anche la pappa al pomodoro non la lascio più. Ebbene sì, nonostante la mia toscanità non si possa mettere in discussione, non l’avevo mai assaggiata, dalle mie parti non è un piatto tipico….per ora!



Per la ricetta mi  sono  lasciata ispirare da un'altra toscanaccia doc e ho preso la ricetta dal suo I love Toscana.


Pane toscano raffermo 250 gr
Carota 1/2
Sedano 1/2 costa
Cipolla rossa 1/2
Passata di pomodoro 750 ml (io ho usato quella della mamma...impagabile)
Aglio 1 spicchio
Basilico qualche foglia
Sale
Pepe
Olio evo

Tagliare il pane raffermo a dadini e metterli in una ciotola coperti d'acqua. Nel frattempo preparare un trito di sedano, cipolla e carota. Soffriggere il battuto in un filo d'olio per qualche minuto poi versare la passata di pomodoro e lasciar bollire a fuoco basso per 15 minuti. Aggiustare di sale e pepe. Strizzare il pane e versarlo nella pentola, amalgamarlo e cuocere per altri 10 minuti. Aggiungere uno spicchio d'aglio schiacciato e qualche foglia di basilico. Togliere dal fuoco e condire con olio buono. Lasciarla riposare almeno un'ora e poi riscardarla e servire.


27 commenti:

  1. Cara Annarita un bellissimo reportage le parole che hai usato per descrivere quell'esperienza unica e particolare e esserci incontrate è stato un arricchimento impagabile. Le foto sono bellissime, la ricetta e... Siena come non l'avete mai vista! Un abbraccio e un saluto al tuo piccolino mony

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    1. Grazie Monica, il piacere è stato mio te l'assicuro. Un bacione a te e tuo marito.

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  2. Ti ringrazio per il reportage che hai fatto. Hai capito perfettamente il nostro spirito di rivincita e di rivalsa che sta nascendo e crescendo dentro ogniuno di noi. E stato un piacere incontrarti e collaborare con te. Spero che questa esperienza possa ripetersi ancora, magari in inverno. Un grosso abbraccio a te e sopratutto a tuo figlio che in quei giorni non stava bene Marco e Caterina le Sorelline di Siena.

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    1. Ciao Marco, è stato bello anche per me, mi sono divertita anche se ero un pò in tensione per il piccolo. Spero anch'io di avere altre occasioni. Un abbraccio a te, Caterina e la piccola. Ci sentiamo per la farina quando l'avrai finita.

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  3. Che meraviglia di post, di foto, di esperienza!! Grande!!!
    Baci
    Cris

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    1. Grazie Cristina...guarda che sei in debito di una cena...appena passa il caldo ti aspetto.

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  4. che bello!!! tutto!! grazie infinite per questo post scritto con il cuore <3
    io in toscana ci vivrei, anche solo per avere la patty vicino :)
    un abbraccio e buon agosto

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    1. Hai ragione la Patty è unica. Grazie cara, spero di rivederti presto.

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  5. che bellle foto hai condiviso che belle immagini la toscana una terra ricca bellissima

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  6. cara annarita, la stima che nutro per te ormai è risaputa... i love toscana anch'io ma soprattutto le toscane come te, semplici, genuine, dolci!
    Complimenti per questa bella esperienza, alla quale anch'io avrei partecipato con lo stesso spirito e con la stessa passione...Confido in una prossima volta, magari...intanto a te tanti tanti complimenti di vero cuore!
    Ps. ti aspetto a Bolzano, lo sai, no?? magari non ora visto che ci sono 40° e non si reggono!

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    1. Ale sei sempre talmente carina ...che potrei assumerti come motivatrice ufficiale. Anch'io non vedo l'ora di conoscerti a Bolzano o dovunque sia. Un bacio.

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  7. Annarita l'esperienza di Siena è stata per tutte noi piena di sorprese e anche di conferme. Tu, invece, sei una certezza per me. Non te lo dico mai... ma sono davvero stata fortunata ad incontrarti. Ci vediamo venerdì :-*

    p.s. non è che mi mandi la foto in rouge con Benedetta?

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  8. Ammazza con tante meraviglie non saprei da dove iniziare!!!
    Forse proprio da quella pappa al pomodoro, che ho mangiato un'unica volta in tutta la mia vita e non l'ho mai più dimenticata!
    Poi proseguirei con siena, che ho visto tante volte ma sempre di sfuggita, sempre senza approfondire, con l'intento molto serio di farlo d'ora in poi, casomai mi capitasse di rimetterci piede.
    Terminerei con l'incontro bellissimo con le altre food bloggers in quel contesto magico e con quelel meraviglie da mangiare.
    la focaccina di castagne mi ha conquistata già dallo schermo: che meraviglia deve essere!!
    Tanti bacioni annarituzza bella, buona giornata!

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    1. Preparati, perchè io voglio conoscere di persona anche te....prima o poi. Un bacione e buone vacanze.

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  9. sono convinta che siena sia una città eccezzionale, bellissima, unica ma le foodblogger scelte da Pat siano tute veramente speciali ed è statao facile entrare in sintonia!!!bellissime foto!!

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    1. Speriamo che ci siano altre occasioni per incontrarci anche noi. Un bacio.

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  10. Che bello il tuo post! Sarebbe stato bello conoscere anche voi e spero che prima o poi ne capiti l'occasione! :*
    Ti abbraccio forte
    p.s. ora sta meglio il tuo bimbo?

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    1. Elisa capiterà prima o poi me lo sento. Grazie, Dario con l'antibiotico e tanti fermenti ora sta meglio. Un bacio.

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  11. Bellissima esperienza! Devo assolutamente provare quel panino con il rigatino...mi sa che entro la settimana la pappa la faccio anche io!
    Ciao
    Isa

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    1. La pappa è stata una rivelazione, pensa che volevo farla e non avevo il pane raffermo e sono andata in panetteria a prenderlo del giorno prima!!!

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  12. Che bello, mi sarebbe tanto piaciuto venirvi a trovare ma ovviamente non avevo accompagnatori :( pensare che eravate così vicine!
    Spero davvero ci sarà un'altra occasione.
    La pappa al pomodoro non la mangio spesso perchè tutto quel pane mi fa un po' effetto, ma quella della mamma è impagabile davvero, e me la pappo volentieri! ;)
    un abbraccio

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    1. Oh bella, ci saranno altre occasione perchè io voglio conoscerti....

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  13. PAPPA AL POMODORO. un'altro piatto da fare prossimamente.
    complimenti per le foto, ti seguo sempre molto volentieri.
    vieni a fare un salto nel mio blog se ti fa piacere.
    sebastiano
    http://www.saltalapasta.com/

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    1. Un uomo blogger? una rarità da conoscere....ciao a presto.

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  14. bello il post(o), bello il racconto, buona la pappa al pomodoro.. io questa pagina la terrei ferma così per un po'.. :O) perfetta.
    ti abbraccio forte forte e so che un giorno riusciremo ad incontrarci anche io e te!
    bacio

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