mercoledì 31 ottobre 2012

Báirín Breac o Barm Brack

Báirín Breac

Non amo molto l’aspetto materialistico e commerciale che hanno ormai quasi tutte le festività, qualsiasi scusa è buona per indurci a spendere, senza pensare troppo al senso delle cose. Una volta, scrivere un bigliettino insieme al regalo era quasi un obbligo, una cortesia e un rispetto imprescindibili, oggi, nella moltitudine di regali che si ricevono per compleanni o Natale, non usa più e non si sa più chi ha regalato cosa. Halloween non fa eccezione, è una tradizione che non ci appartiene e ne abbiamo preso solo l’aspetto più commerciale. Oggi, ahimè, non possiamo più fare a meno di una festa che ci hanno indotto a celebrare.

Quello che invece mi piace, è la tradizione, la storia di un popolo, i loro usi e costumi. Halloween è una festa irlandese, una festa povera, fatta di riti dal sapore fiabesco. L’Irlanda è una terra magica che amo moltissimo, che ho vissuto, che ho letto nei libri, che mi ha emozionato nei film e che porto nel cuore.

Questo dolce, ripreso e leggermente modificato dal sito  Irlandando.it è tipico della festa di Halloween, un pane dolce, buono per la colazione o la pausa tè, la fine del mondo con burro e marmellata!

Leggenda vuole che il Báirín Breac (il nome gaelico mi fa impazzire) venisse preparato la sera di Halloween per predire il futuro dei commensali. Usava infatti inserire nell’impasto alcuni oggetti e chi li trovava, aveva scritto il destino per quell’anno: se trovava una monetina, sarebbe diventato molto ricco, se trovava un anello, si sarebbe sposato entro l’anno, uno straccio e finiva in povertà e così via.



Farina 250 gr
Latte tiepido  125 ml
Zucchero  125 gr più un cucchiaino per il lievito
Lievito secco (non lievito istantaneo) 1 cucchiaino
Spezie miste 1 cucchiaino
Sale un pizzico
Uovo 1
Burro 50 gr
Frutta secca mista 200 gr (io cranberries, mirtilli e ciliegie essiccati)
Tè nero 300 ml

Far rinvenire la frutta secca nel tè per una notte. Il giorno successivo unire il lievito e un cucchiaino di zucchero al latte tiepido, fino a che si formerà una schiumetta.
Unire la farina, setacciata, allo zucchero, le spezie e il burro. Mescolare aggiungendo il lievito stemperato nel latte e l’uovo sbattuto. Aggiungere la frutta, lasciata ad asciugare per qualche minuto. Mescolare delicatamente per evitare che la frutta si rompa e colori l’impasto. Per ultimo aggiungere il sale e mescolare di nuovo.
Lasciar lievitare l’impasto al caldo fino a che raddoppia in altezza. Impastare di nuovo e metterlo in uno stampo da plumcake o una teglia rotonda, leggermente unta d’olio e lasciarlo riposare ancora 30 minuti. Cuocere 45 minuti in forno a 200 °C.

Enjoy

domenica 28 ottobre 2012

Pane dolce di Shabbat for kids


Pane dolce di Shabbat for kids

Agli occhi di un bambino, la religione, le preghiere e i luoghi di culto devono apparire come un po’ magici. Qualcosa che non comprende, ma che lo incuriosisce e che osserva da spettatore attento. Da piccola, ero felice di imparare le preghiere, le canzoni e di immaginare quale fantastico mondo si nascondesse dietro quei gesti rituali e precisi che il prete faceva ogni domenica; mi domandavo di cosa fosse fatta l’ostia, quali misteri nascondesse e quali fossero gli effetti, una volta messa in bocca. Volevo diventare grande per sapere, anch’io, cosa si potesse provare. Ricordo l’emozione della prima confessione, sforzandomi di raccontare qualche peccato, sperando poi nell'assoluzione  (non si sa mai). Con l’età, la mia idea sulla religione è cambiata, ma questa è un’altra storia.



Se la festa di Shabbat, significa dedizione e cura della famiglia, condivisione e gioia, perché non far partecipare attivamente i membri più piccoli? Ho pensato a challot proprio dedicate a loro, coadiuvata dal mio piccolo, che ha proposto gli ingredienti. In verità, siamo dovuti giungere ad un compromesso perché, “schifezze” e kasherut non vanno proprio a braccetto. 


Alla mia domanda, cosa avrebbe voluto trovare dentro i due pani, non ha avuto esitazioni: <<Una sorpresa!>>…che novità, anche negli ovetti più famosi, quello che più lo attira, non è il cioccolato, bensì la sorpresa. Dopo un brain storming casalingo, in un pane, abbiamo messo le gelatine di frutta colorate, le abbiamo mescolate, così da non sapere mai, tagliando una fetta. quale colore e quale gusto può uscire. Nella seconda la banana, il cioccolato fondente a pezzetti e le ginevrine colorate, per avere, più o meno, lo stesso effetto.



per due trecce ripiene:

Farina 0 500 gr 
Uova 2
Zucchero 100 gr 
Lievito di birra 20 gr 
Acqua tiepida 125 ml 
Olio extra vergine d'oliva 125 ml 
Sale 10 gr 
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero
Gelatine di frutta 100 gr
Banane mature 2 piccole
Gocce di cioccolato fondente a piacere
Ginevrine a piacere

Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Mischiare la farina, il sale e lo zucchero e versarci il lievito e cominciare ad impastare, versare poi l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loro incorporazione. Lavorare fino a che l'impasto si stacchi perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita.
Lasciar lievitare per almeno due ore, dopodichè, sgonfiare l'impasto e tagliarlo in due parti uguali. Tagliare poi ognuna delle parti in tre.
Stendere su un piano infarinato ognuna delle parti, lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. 

Spargere sopra le gelatine di frutta tagliate a metà.
Arrotolare le strisce sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lunghi "salsicciotti".
Unirli da un capo e cominciare ad intrecciare.


Per la seconda treccia tagliare le banane a fettine e suddididerle nelle tre strisce di pasta. Aggiungere le gocce di cioccolato fondente e le ginevrine a piacere poi chiuderle e fare la treccia. 

Adagiare le trecce su una placca da forno unta di olio. Lasciare lievitare ancora due ore. 
Sbattere il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellarlo sulla superficie; spolverare di semi di sesamo e papavero.



Infornare in forno già caldo a 200°C per circa 15-20 minuti.

Con questa ricetta partecipo all'MTC di ottobre!

venerdì 26 ottobre 2012

Tortini salati di kamut con emmentaler e mirtilli rossi essiccati


Tortini di salati di kamut con emmentaler e mirtilli rossi essiccati

Dopo la novità dello sbrinz, avere a che fare con l’emmentaler è stato come tornare a casa. Gusto e cucino l’emmentaler da sempre, infatti, compare spesso nel menù di casa, dai piatti più semplici come le insalate di riso o nei toast dove si scioglie e fila come pochi altri formaggi, a piatti più elaborati che necessitino di un formaggio dal gusto dolce che si scioglie in bocca.


Particolare caratteristica sono i buchi, che, ho scoperto, nascere durante la fermentazione naturale, nella quale si forma anidride carbonica che, non potendo fuoriuscire, si raccoglie in zone dell’impasto dando origine ai famosi occhi, della grandezza di una ciliegia.


Per questo formaggio ho pensato di proporre dei tortini salati , che, non sono, forse, proprio inerenti alla tradizione italiana più classica, ma che, da qualche anno a questa parte, hanno fatto il loro ingresso nelle nostre tavole, divenendo un elemento imprescindibile. Per una sana merenda a scuola, per uno snack, per un aperitivo o al posto del pane accompagnato da un vassoio di salumi, è un ottimo piatto. Non solo ha passato l’esame del piccolo di casa ma, è piaciuto un po’ a tutti, perciò ho idea che dovrò farlo e rifarlo spesso.


Per 6 tortini

Farina di Kamut 200 gr
Latte tiepido 100 ml
Sbrinz grattugiato 30 gr
Mirtilli rossi essiccati 50 gr
Lievito per torte salate ½  bustina
Olio di semi 120 ml
Emmentaler 100gr
Uova 3
Timo limone 
Sale e pepe

In una ciotola mescolare le uova, il latte e l’olio e in un’altra mescolare la farina, lo sbrinz grattugiato e il lievito. Unire i due composti e mescolare bene. Aggiungere l’emmentaler, il timo e i mirtilli rossi, aggiustare di sale e pepe e mescolare delicatamente. Versare il composto nei pirottini fino quasi al bordo. Cuocere in forno a 180° C per 20/25 minuti. Sono buoni sia tiepidi che freddi, ottimi il giorno successivo……se ci arrivano.

Con questa ricetta partecipiamo al bel Contest del blog Peperoni e Patate della dolce Tery “La Svizzera nel piatto” in collaborazione con il Consorzio Formaggi della Svizzera:


mercoledì 24 ottobre 2012

Linzer sandwich cookies.......terrificanti!!!

Linzer sandwich cookies

Talvolta penso di essere una mamma proprio fuori luogo, rifuggo come la peste tutti i compleanni dei bambini, che, secondo me, sono una noia mortale per gli adulti, dove ci si abbuffa di cibo preconfezionato e cattivo e dove, quando proprio non posso farne a meno, devo andare da sola, perché il consorte non si piega. Non ho mai organizzato una vera festa per il compleanno di Dario, se non una torta a scuola o una scampagnata solo noi tre; non amo presepi e alberi di Natale, evito di mettere fuori le luci natalizie e quegli orrendi Babbi Natale che cercano di entrare in casa. 


Nonostante viva nella città del Carnevale, non amo mascherarmi o mettere al terrazzo la bandiera con il Burlamacco. Insomma una mamma così può festeggiare Halloween? La risposta è no. Eppure vedo in giro un fermento che non mi appartiene per niente, vuoi perché per la mia generazione il 31 ottobre era il giorno prima della Festa di Ognissanti e solo qualche raro servizio al tg parlava di come fosse festeggiato questo giorno in America, vuoi perché non mi vedo intagliare zucche o appendere in casa scheletri o fantasmi, men che meno comprare il vestito per una festa in maschera. 


Sono una strega? Ecco allora vado bene proprio per Halloween!! Dario è nato il 30 ottobre e ricordo ancora che una delle sue prime foto, è stata con delle belle e giovani streghette che facevano il giro in ospedale. 

Però, quando poi si tratta di accontentare l’ometto di casa, mi dico che in fondo, se lui ci tiene, qualcosa si può anche fare. E meno male che lui è come me e gli basta la festa a scuola o fare dei biscotti terrificanti insieme. La ricetta proviene dal retro della confezione del linzer cookie cutter.




Farina di mandorle 55 gr
Zucchero di canna chiaro 130 gr
Farina 00 240 gr
Lievito in polvere1/2 cucchiaino 
Sale1/2 cucchiaino 
Cannella in polvere1/2cucchiaino 
Burro a temperatura ambiente 240 gr
Uovo 1
Estratto di vaniglia 1 cucchiaino
Zucchero a velo
Marmellata di frutti di bosco 75 gr 

In una ciotola, mescolare la farina 00, il lievito, il sale,  la cannella, il burro e lo zucchero di canna per 2 o 3 minuti. Sbattere l'uovo e aggiungere l’estratto di vaniglia. Unire gradualmente al composto la farina di mandorle, quindi l’uovo sbattuto. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio.
Dividere la pasta a metà, formare due dischi, avvolgerli nella pellicola trasparente e conservare in frigorifero per almeno 3 ore.
Scaldare il forno a 180 ° C. Stendere ogni pezzo di pasta fino a uno spessore di 3 mm . Con un taglia biscotti apposito, tagliare le basi e poi altrettanti biscotti con le forme terrificanti di halloween al centro.
Cuocere, fino a quando i bordi sono dorati, 10 /12 minuti. Raffreddare leggermente. Cospargere di zucchero a velo i biscotti con i fori. Stendere 1 cucchiaino di marmellata sui biscotti rimanenti (per evitare i fastidiosi semini della marmellata, l'ho passata al colino). Unire le due parti. Conservare i biscotti in un contenitore ermetico a temperatura ambiente per un massimo di 5 giorni.

Con questa ricetta partecipo al contest di Parole di zucchero:

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