Quando si smette di credere a Babbo Natale? Mi sono fatta questa domanda perché Dario ha ormai sette anni e, credevo che tra la scuola e il centro diurno dove va a giocare, frequentato anche da bambini più grandi, avesse fiutato qualcosa. Mia madre mi mise davanti al fatto compiuto a sei anni, dicendomi candidamente che la Befana (per quelli della mia generazione era lei la dolce vecchietta a portarci i doni o il carbone) in realtà era lei, io spalancai gli occhi dall’incredulità e con un certo orgoglio da figlia della Befana, ribattei << Davvero sei tu? Ma come fai a portare i regali a tutti i bambini?>>. L’aneddoto è passato alla storia e ancora si racconta durante le festività, ridendo ogni volta della mia ingenuità, in verità, forse, era un tantino presto per farmi smettere di sognare. Ma tant’è!
domenica 22 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
Paté di baccalà in olio cottura con gelatina al mandarino
Io vivrei solo di antipasti. Il mio pranzo ideale sarebbe una serie di assaggini freddi e caldi e un dolce per finire. Ammetto che anche il primo mi fa gola ma, è proprio agli antipasti che non resisto…che poi si dica che rovinano il pasto, che ci vuole più tempo a farli che a mangiarli non m’importa. Mia mamma non li prepara mai, neanche la domenica o per le feste perché, da donna pratica, evita di lavorare tanto per dedicarsi di più alla sostanza. Per me l’antipasto, da piccola, era l’uscita al ristorante, l’occasione di festa nella quale sperimentare piatti inconsueti e diversi…quasi come se mangiare un antipasto mi facesse sentire importante.
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