sabato 14 dicembre 2013

Gamberi saganaki...è Natale e io ripenso alle vacanze



Lo so, lo so, me lo dico da sola. Sono fuori tema. Mentre in quasi tutti i blog impazzano le ricette natalizie, io ricordo le vacanze estive. Qualcuno penserà che sono polemica, asociale o solo un po’ matta. E’ che per me, questo è il periodo nel quale vorrei andare in vacanza, staccare da tutto, non dover pensare a cenoni, pranzi e regali e fuggire, possibilmente in un luogo dove non si festeggia il Natale. Niente vetrine, niente, luci, niente babbini sui terrazzi o aggrappati alle finestre, niente lista dei regali, niente adunate di parenti e pranzi all’ingrasso, niente siamo tutti più buoni e auguri di rito. Sarà che a fine anno sono stanca, l’autunno mi immalinconisce ma, il mio ideale sarebbe partire ora e tornare per la Befana. Per motivi vari ogni volta rimandiamo e a me non resta che sognare nuove mete o ripensare a quelle vecchie, al sole, al mare, alle emozioni di  un viaggio passato. Quando ho raccontato di Cefalonia ho finito il post promettendo di raccontare anche la visita a Zacinto ed ecco che la voglia di gamberi saganaki mi ha riportato a ricordare proprio quella gita.


Siamo arrivati a Cefalonia pensando che almeno un giorno l’avremmo dedicato alla visita di un’isola vicina: Lefkàda, Itaca o Zacinto. Io era convinta, convintissima che la meta sarebbe stata Itaca, solo ripetere il nome ancora mi evoca la magia del mito di Ulisse, e tutti i miei sforzi logistici sono andati in quelle direzione, fino a che non ho letto la guida. In pratica lo descriveva come uno scoglio desolato dove delle tracce del mito non c’è rimasto nulla e per di più ogni giorno sbarcano orde di turisti che fanno la minicrociera tra le isole all’assalto dell’unico villaggio in cerca di foto e souvenirs. No, non s’ha da fare. Abbiamo ripiegato su Zacinto, non sapendo bene cosa aspettarci.

 

Lo ammetto prima di salire sul traghetto quello che sapevo dell’isola era “Ugo Foscolo nasce a Zante o Zacinto nel 1778” e, da uno che poi ha scritto i Sepolcri e le Ultime lettere di Jacopo Ortis, non avevo grandi aspettative. 

Il porto di Agiou Nikolaos, dove siamo sbarcato dopo un'ora di traghetto, è minuscolo. L’idea era quella di andare a sud dove, avevo letto nella guida c’era la zona balneare e il Parco Nazionale della Caretta Caretta. Essendo in periodo di deposizione delle uova, sognavo di poter vedere queste tartarughe, veloci in acqua e goffe sulla terraferma, andare a scavare le buche per la deposizione. Anche se ero consapevole che poteva essere solo un sogno dato che tutto accade di notte e un parco non ti consente visite individuali e non concordate, ma mi piaceva l’idea di vedere una posto tanto naturale e affascinante.



Le cose andate diversamente perché al primo bar dove ci siamo fermati per fare colazione, la proprietaria, una svizzera trapiantata nell’isola, ci ha indirizzato a nord verso le Grotte Azzurre e il relitto di una nave, da vedere, secondo lei, presto la mattina, prima dell’arrivo degli autobus carichi di turisti. Ci siamo fidati e abbiamo fatto bene. Quello che ci si è presentato dinanzi è stato il paradiso, una costa a picco, una spiaggia bianca e un gioco di correnti che rende l’acqua di un colore indescrivibile, di un azzurro lattiginoso mai visto.

Da lì abbiamo proseguito verso ovest e poi verso sud passando in quella che è la zona dell’isola più selvaggia e incontaminata dove si gira dimenticandosi che qualcun altro potrebbe guidare nel senso inverso al tuo, dove il solo rumore è quello dell’auto e della natura, dove puoi vedere capre, olivi secolari, il mare cristallino in lontananza, piccoli villaggi e carretti trainati da asinelli. Un’oasi di pace e serenità.


Finalmente a sud, ci siamo fermati a Keri beach per un bagno nelle acque cristalline poi finalmente nella spiaggia delle tartarughe. Finalmente? No NON volevo crederci, una delusione tremenda. Arrivati a Laganas mi è sembrato di entrare nel set di un film ambientato a Las Vegas, luci sgargianti, colori psichedelici, divertimenti e negozi di ogni tipo e giovani ubriachi sulla spiaggia alle 3 del pomeriggio. Ero basita. Persino l’acqua in quel posto mi sembrava brutta e sporca. Pensavo a quelle povere tartarughe che sono nate in quella spiaggia e che tornavano per deporre le uova in quel caos assoluto. Alle tartarughe è concessa una parte della spiaggia che, di notte (almeno di notte) viene chiusa. Non vedevo l’ora di scappare. In verità, eccitata all’idea di vedere le signore del mare, non avevo letto bene la guida che avvertiva di stare lontani da Laganas se si era in cerca di tranquillità. 




Ritornando verso nord, passando per la costa est, siamo arrivati a Zacinto città, la capitale, ricostruita dopo il terremoto del 1953 che non mi ha entusiasmato molto, forse ancora negativizzata dalla vista della città del divertimento. Giunti di nuovo a nord, abbiamo gironzolato per il minuscolo porto,assistendo alle manovre dei pescherecci di ritorno. Un ultimo saluto all’isola e via di nuovo sul traghetto.

 Avevo la ricetta sul libro che ho comprato ma io mi fido solo di lei quando si parla di Grecia

Gamberi 300 g
Feta 100 g
Pomodori maturi 250 g
Concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
Peperone verde tipo friariello 1
Cipolla bianca 1 piccola
Olio extravergine di oliva
Sale

Pulire i gamberi togliendo anche il filo nero sul dorso.
Lessarli per 5 minuti in acqua salata. Toglierli e metterli da parte lasciando l’acqua di cottura filtrata.
Tagliare a strisce sottili la cipolla e il peperone. Soffriggere la cipolla in un pochino d’olio (anche un peperoncino se piace) poi aggiungere il peperone tagliato a striscioline fini e far insaporire.
Aggiungere i pomodori freschi passati alla grattugia, e il concentrato di pomodoro diluito in una tazzina da caffè dell’acqua di cottura dei gamberi.
Dopo circa 10 minuti, aggiungere i gamberi e cuocere per altri 5 minuti.
Fare la feta a pezzettini piccoli e unirla agli altri ingredienti. Cuocere per 5 minuti. Finire la cottura nel forno per 10 minuti circa a 200 gradi.




8 commenti:

  1. bel post e grazie del link.
    zante è un isola molto bella come hai notato, ovviamente sconta il turismo di massa come ormai tutte le isole greche. sono rari quelli che siano interessati a un pò di storia, della vita vera isolana. la stragrande maggioranza vuole soltanto divertimento e belle spiagge e gli isolani si adeguano al basso offrendo questo.
    eh si!!! :(
    anche se non sei in mood natalizio, ti auguro comunque buon Natale!

    irene

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    1. Grazie Irene e Buon Natale anche a te. Ti assicuro che girare nella pace e nella serenità di paesaggi della Grecia di una volta e ritrovarsi nel caos più assoluto girando l'angolo è stato uno choc. Ritornerei a Zante anche domani ma non certo a Laganas.

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  2. Guarda, se potessi, salterei anche io questo periodo e infatti, anche sul mio blog ancora nemmeno una ricetta natalizia...
    Però, sei una disgraziata, una ricetta così, senza glutine, e me la posti oggi??? Ricordati che il venerdì è il GLUTEN FREE (FRI)DAY! Ti aspetto!!! <3
    P.s. Mi hai fatto venir voglia di andarci!

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    1. Stefania non hai ragione hai superagione, prometto che farò del mio meglio. Baci baci.

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  3. No cara altro che fuori tema, tu per me caschi a fagiolo! Con il freddo che fa, sto giusto organizzando la prossima partenza e queste foto sono una vera coccola.
    I gamberi li conosco bene! Invece Cefalonia mi manca e guarda che paradiso. Grazie per u questo sole raggiante in mezzo ai ns raffreddori ;)

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  4. Che bella la Grecia. Noi ci abbiamo lasciato il cuore e non vediamo l'ora di tornarci.
    I gamberi saganaki mi fanno impazzire, li ho scoperti a Corfù un po' di anni fa e ho una ricetta che ogni tanto preparo che è leggermente diversa dalla tua. Ma credo che in qualunque modo li si prepari siano sempre ottimi, la feta con il sapore dei gamberi è una vera magia.

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  5. mamma mia che voglia di partire hai messo addosso pure a me Annarita mia!
    zacinto è il mio sogno da tantissimo tempo e vedendo le tue foto si è rinforzato ancora di più!
    certo peccato x la delusione del luogo dedicato alle tartarughe: i danni assurdi del turismo.
    quanto al natale a me piacciono le luci le decorazioni i regali e il rosso e l oro ma come te mi stressano i tour de force in cucina le rimpatriate con i parenti(che malinconia!)
    perché in fondo anche noi siamo un po asociali e borbottoni quindi concludendo sì partirei volentieri anche io !!
    meravigliosi questi gamberi: mi hai fatto venire pure fame ecco!
    tantissimi Bacioni e buona settimana bella mia

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  6. Le tue foto ci hanno regalato uno sprazzo di estate ;)
    Adoro le isole Greche e sono Cicladi dipendente, ma a Cefalonia e Lefkada ho lasciato un pezzo di core!!
    Vado veramente pazza x alcuni piatti, Moussaka in primis..a pari merito con Baklava! il saganaki di gamberi...però mi manca! ma grazie a te ora ho anche la ricetta!

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