martedì 23 ottobre 2012

Ravioli di sbrinz e pere con melagrana e speck

Ravioli di sbrinz e pere con melagrana e speck

“Ho preso dimora”,scrisse Nietzsche a Peter Garst nel 1881, “nell’angoletto più ameno della terra: non ho mai goduto tanta pace, e tutte le cinquanta necessità della mia misera esistenza sembrano essere soddisfatte. Questa scoperta la prendo come un dono, tanto inatteso, quanto immeritato”….quell'angoletto, era in Svizzera. Ed è così che io la immagino, un luogo incantato, dal cielo limpido e dal paesaggio  rilassante. Un luogo dove la modernità si sposa con la tradizione, fatta di gesti sapienti e antichi.

Qualche tempo fa, al supermercato ho trovato un’offerta allentante sul formaggio svizzero Sbrinz, incuriosita, ho preso tra le mani la confezione, l’ho guardata e rigirata ma poi l’ho rimessa sul banco. Qualche giorno dopo mi sono iscritta al contest di Peperoni e Patate e, a quel punto, non potevo non scegliere lo Sbrinz , che fino a quel momento non avevo mai assaggiato. Quando è arrivato il pacco, la curiosità ha vinto sulle buone maniere e, in fretta e con poco garbo, ho aperto la confezione e gustato quel formaggio che, ho scoperto, essere il più antico d’Europa, prodotto nei cantoni della Svizzera centrale da ben cinque secoli.


Convincere me non è stato poi così difficile, poiché sono, notoriamente, un roditore in fatto di formaggio, il difficile era persuadere il consorte ma, a dispetto della sua insofferenza verso il formaggio, ha dimostrato di apprezzare ampiamente il gusto pieno e intenso dello Sbrinz.

L’idea di preparare i ravioli è nata dalla mia passione, tutta contadina, di abbinare il formaggio con le pere, poi mi sono divertita a giocare con i colori della bandiera, alternando il bianco e il rosso nella pasta e nel condimento.


Ho utilizzato la melagrana per far pace una volta per tutte con questo frutto meraviglioso. Quando avevo circa un anno, mio fratello maggiore, al quale avevano regalato una carabina vera, ma senza proiettili (ovviamente!!!), cercò di colpirmi alle gambe, per farmi piangere e far dispetto a mia madre con la quale aveva litigato, inserendo, al posto delle cartucce, la buccia di una melagrana. Mi colpì in un occhio invece, facendomi svenire dal dolore. Mia madre, sconvolta, pensò che mi avesse sparato un proiettile rimasto dentro per errore e che fossi morta. Senza cellulare o un telefono, senza un pronto soccorso e senza patente, mia madre mi raccolse da terra e mi portò, forse nell’unico posto dove potesse ricevere conforto, salì le scale e chiese aiuto alla vicina e amica. Nel frattempo mi ripresi, urlando di dolore, mio fratello, sconvolto dal senso di colpa, piangeva disperato, finalmente mi accompagnarono dal dottore che estrasse la buccia dura ma, un pezzettino, rimase conficcato dentro ancora per due giorni finché un oculista lo tolse. Senza danni alla vista e senza traumi l'avventura finì così,  ma da quel giorno armi e melagrane furono bandite da casa. 

Farina 0 400 gr
Uova codice 0 
Barbabietola1
Pere Williams 2
Sbrinz200 gr
Burro 30 gr  per le pere
Pepe rosa 
Melagrana1
Scalogno1
Burro 50 gr
Vino bianco per sfumare
Timo 2 rametti
Speck 50 gr in un’unica fetta
Farina di riso 1 cucchiaino
Sale
Pepe


Lessare la barbabietola finche non sarà morbida. Lasciarla raffreddare e sminuzzarla finemente con un mixer.

Per la pasta bianca, impastare la farina e 2 uova, eventualmente aggiungere un pochino d’acqua. Avvolgere l’impasto in una pellicola e metterlo in frigo per almeno 30/45 minuti

Per la pasta rossa, mescolare la farina con la purea di barbabietola e aggiungere l’uovo rimasto. Aggiungere un pochino d’acqua se necessario. L’impasto dovrà risultare omogeneo ed elastico.  Avvolgere l’impasto in una pellicola e metterlo in frigo per almeno 30/45 minuti

Sbucciare le pere, tagliarle a cubetti fini e passarle in padella con un poco di burro e i grani di pepe rosa. Lasciarle insaporire e ammorbidire per 5 minuti poi farle raffreddare. Eliminare i grani di pepe, a meno che non piaccia il sapore in bocca, quando si addenta un raviolo. 
Tagliare lo sbrinz a cubetti fini e unirlo alle pere. Aggiustare di sale e pepe a piacere.

Tirare la pasta in sfoglia e ricavare delle strisce.  Con un coppapasta ricavare un cerchio, nel quale sarà adagiato un po’ di ripieno, poi coprire con un altro cerchio di pasta, far uscire l’aria e sigillare manualmente il raviolo. Io ho realizzato ravioli bianchi e ravioli rossi ma niente vieta di fare un raviolo bicolore.

Tagliare lo speck a dadini . Aprire a metà la melagrana, spremerne una metà per estrarne il succo e sgranare delicatamente l’altra.
Rosolare lo scalogno tritato nel burro, sfumarlo con il vino bianco, cuocendo per qualche minuto, poi aggiungere il succo di melagrana e far rapprendere.  Unire lo speck e i chicchi di melagrana, lasciandone alcuni per la decorazione. Aggiungere un cucchiaino di farina di riso per addensare meglio la salsa.
Cuocere i ravioli in acqua bollente salata per ¾ minuti, scolarli e, conservando un pochino d’acqua di cottura, ripassarli in padella unendo il timo .
Impiattare in un piatto bianco, utilizzando i chicchi di melagrana rimasti.


Con questa ricetta partecipiamo al bel Contest del blog Peperoni e Patate della dolce Tery “La Svizzera nel piatto” in collaborazione con il Consorzio Formaggi della Svizzera:


16 commenti:

  1. Ma che meraviglia di piatto... da giorno di Natale!

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    1. Grazie Sara, in effetti il bianco e il rosso sono perfetti anche per feste natalizie. Ciao a presto.

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  2. Che spavento ti devi esser presa, anch'io al tuo posto non avrei più voluto aver niente a che fare una melagrana. Per non parlare di quello che deve esser preso alla tua mamma!
    Mi piace questa ricetta, del resto c'è anche il detto "al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere!"

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    1. Meno male che non conservo alcun ricordo perchè ero troppo piccola e poi non ci sono state conseguenze, ma mia mamma se lo ricorda bene. Grazie Chiara a presto.

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  3. Caspita che brutta avventura annarita! Beh allora non deve proprio essere stato facile riconciliarti con questo frutto, involontario protagonista di un avvenimento tanto scioccante.
    Lo hai fatto però egregiamente e nel modo più dolce possibile, scodellando una pasta così golosa e creativa, oltre che molto bella da vedere che fa proprio venir voglia di assaggiarla subito.
    Mai mangiato lo sbrinz, ma è ora che mi decida, forse!
    Complimenti per questo tuo bellissimo piatto e in bocca la lupo per il contest cui partecipi.
    tanti baci, buona giornata

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    1. Grazie Luna, ti assicuro che lo Sbrinz è proprio buono e poi ha una crosta edibile cosa che, attualmente, non si trova in tutti i formaggi...anche a garnazia di prodotto naturale e di qualità. Ciao cara.

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  4. Oh caspita che avventura! Spero che tu abbia fatto pace con la melagrana allora!
    Questi ravioli sono davvero stupendi: dalla scelta degli ingredienti, ai colori, con l'idea di ricreare la bandiera della Svizzera. Bravissima! :)

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    1. Si pace fatta, ma sai che fino a qualche anno fa non sapevo neanche che sapore avessero? Ciao cara Elisa. bacio.

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  5. Pensavo di averlo solo io un fratello con queste "idee meravigliose"... se penso ai rischi che ho passato tra le mani di mio fratello, il mezzano che in realtà mi ha sempre voluto un gran bene ma che non poteva trattenersi dal sperimentare su di me tutto ciò che gli passava per la mente, sono un miracolo vivente, nel senso che è un miracolo che sia sempre viva! Ma torniamo a questa ricetta buonissima: chiaramente qui lo sbrinz non c'è, c'è un'alternativa più toscana?

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    1. Allora non sono la sola! me ne ha combinate anche altre ma sempre non volendo farmi male intenzionalmente... L'alternativa può essere il pecorino ma lo sbrinz lo puoi trovare all'esselunga. ciao Enrica apresto.

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  6. Oh mamma mia....e ci credo che hai dovuto far pace con il melograno! I fratelli cercano sempre modi semplici quanto misteriosi per far male alle sorelline! Anche io ne avrei da raccontare! :-)
    Direi però che hai fatto ben pace con il tuo nemico, risultato stupendo!!

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  7. Buonissimi i tuoi ravioli e anche io sono una golosona di formaggi

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    1. Grazie Antonella......non sono sola allora! Ciao a presto.

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  8. Che favola questi bicolore ... per non parlare del gustosissimo ripieno!!!! Da svenimento!!!
    In bocca al lupo per il contest!
    Che brutto episodio, meno male che hai rimosso ... immagino la tua povera mamma spaventata e che monello tuo fratello!
    Un bacioooo

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    1. Grazie cara. Ho rimosso tutto perché ero troppo piccola per ricordare e mio fratello era talmente affranto che neanche mia madre se la senti' di punirlo!

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