domenica 25 marzo 2012

Focaccine soffici di Roma Antica


Focaccine soffici di Roma Antica
Qualche giorno fa la mia amica Sara, una di quelle persone speciali che ami anche solo incontrare con lo sguardo perché riesce a trasmetterti tutta la sua serenità e la voglia di vivere, mi ha postato questa ricetta: 

Libum Casei p.II bene disterat in mortario;ubi bene distriverit, farinae siligineae libram aut, si voles tenerius esse, selibram similaginis solum eodem indito; permiscetoque cum caseo bene; ovum unum addito et una permisceto bene. Inde panem facito; folia subdito; in foco caldo sub testu coquito leniter.Catone - De Agri cultura, c 75 ,

dicendomi  di aver sperimentato una nota ricetta romana per una lezione a scuola sulla quotidianità nel mondo antico, lei che vive a Massaciuccoli vicino all’area archeologica Massaciuccoli Romana . Considerando che il mio blog spazia geograficamente, aveva pensato che avrei potuto anche spaziare nel tempo. 

Che bello, ho pensato, un blog diacronico che ospita antiche ricette e studia l’evoluzione del cibo nel tempo! Voli pindarici…..dai quali mi sono ripresa presto, che però mi hanno intrigato moltissimo, anche perché uno dei miei sogni sarebbe quello di coltivare antichi alberi da frutto per far rivivere endemismi passati. Io  pensavo di "riesumare" vecchie ricette, quelle della nonna per intendersi, al massimo quelle di 100 anni fa, non credevo di arrivare tanto indietro nel tempo.
L’idea di realizzare un piatto che un tempo si usava durante le libagioni, non so, è stato emozionante e il risultato è davvero niente male. Ero talmente entusiasta, che ho, letteralmente, rubato le foglie di alloro dalla siepe della mia vicina!

Le focaccine sono perfette come antipasto per accompagnare salumi e aperitivi, ottime soprattutto se servite calde. Forse la farina ai tempi dei romani era più vicina alla farina di farro che non alla nostra farina bianca 00, infatti la prossima volta vorrei introdurre questa piccola variante.


Allora che dire…….Grazie Sara!

Ricotta 400gr
Farina 150gr
Uovo 1
Sale
Foglie di alloro 

Mescolare la ricotta con la farina e l’uovo. Aggiustare di sale e disporre il composto su una spianatoia, utilizzando un po’ di farina per non  farlo attaccare. 

Stenderlo con un matterello e ricavare con un coppapasta o un tagliabiscotti le focaccine, che dovranno essere adagiate sulle foglie di alloro disposte su una placca da forno. Fatevi aiutare da un nanetto, se lo avete per casa...perchè si divertirà e sarà un'occasione divertente per una lezione di storia.

Cuocerle in forno a 220 ° per una ventina di minuti……… la casa si riempirà di profumo di alloro.

2 commenti:

  1. Accipicchia Annarita, troppo, troppo davvero: grazie!
    Ieri le ho riproposte in versione antipasto per un pic-pic pre-temporalesco tra amici e sono state letteralmente spazzolate; qualcuno forse si è pure scottato la lingua.
    Si possono fare con tutte le farine che vuoi, con la farina di kamut vengono ancora più soffici. Per adesso le ho offerte sempre salate ma "antiche voci di corridoio" dicono che Virgilio le consigliasse calde col miele.

    ps. mi onora essere sul tuo blog Annarita! E visto che la cucina antica (etrusca, romana e medievale) è un po' un mio pallino, mi sproni a sperimentare ancora.

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    1. Calde col miele devono essere buonissime, in effetti ricotta, farina e uova si sposano molto bene con il dolce. Per il resto devi sperimentare....se poi il risultato è questo...continua continua che io ti seguo volentieri.

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