domenica 27 maggio 2012

Acciughe "alla povera"


Acciughe "alla povera"

Non esiste piatto più semplice e più sano di questo: pesce azzurro e cipolle. Il nome dice tutto, era un piatto povero che oggi è diventato una prelibatezza. 

Non so per quale strana congiunzione astrale, ma il mio piccolino adora sia le acciughe che le cipolle e questo è diventato il suo piatto preferito. Quando vado da Claudio, il pescivendolo, specifico sempre che voglio delle acciughe fresche per Dario perché, in realtà, il pesce non viene cotto se non dall’aceto, perciò pretendo una qualità e una freschezza superiore. Claudio mi vizia perché non solo mi rifornisce del pesce migliore ma me lo pulisce anche, perciò io devo solo cucinarlo.


Le acciughe preparate in questo modo le ho assaggiate per la prima volta da mia suocera e le ho apprezzate fin da subito ma, quando ero incinta, sono diventate una fissazione: mi vergogno un po’ ma, devo confessare che le mangiavo spesso a colazione sul pane! Le famose voglie delle donne incinte….. meno male che c’era lei, a mò di pusher, sempre pronta a rifornirmi. Sarà questo il motivo della predilezione di Dario per le acciughe?


Acciughe fresche 300 gr
Cipollotti di Tropea freschi (o cipolle rosse secche) 2
Peperoncino
Aceto bianco
Olio evo


Pulire le acciughe (se non avete un Claudio a disposizione) togliendo la testa e la lisca, lavarle bene e metterle in un insalatiera coperte di aceto per almeno 2/3 ore. Scolarle e asciugarle delicatamente con un panno pulito e asciutto. Tagliare la cipolla finemente e iniziare a fare gli strati nel vasetto: cipolla, peperoncino e uno strato di acciughe e così fino a riempire il vaso. Ovviamente, a seconda del proprio gusto, si può aumentare o diminuire le dosi di cipolla e peperoncino. Ricoprire di olio e lasciar riposare per almeno un paio d’ore. Consumare con il pane fresco o tostato. Si conservano un paio di giorni in frigo.

Consiglio di farne poche alla volta perchè dopo qualche giorno tendono a disfarsi cotte dall'aceto.

2 commenti:

  1. ti seguo sempre, ma sono una di quelle frequentatrici che non dice mai la sua, assorbo e vado avanti. Sappi però che cucino volentieri le tue prelibatezze e ora più che mai ho bisogno di suggerimenti e spunti.Un abbraccio

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  2. Lo so che ci sei e sapere che cucini le mie ricette mi fa piacere, ma sono io che copio te e non il contrario. Sei sempre stata la mia fonte d'ispirazione perciò non cambiamo le carte in tavola -:))))

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